Progetto Istituti scolastici Bologna e provincia 2018-2019
La sordità, laddove non siano state accertate altre compromissioni, è un deficit sensoriale, un guasto ad uno degli strumenti che consentono al bambino di crescere, comunicare, evolvere. Questo deficit, tuttavia, non compromette a priori le capacità cognitive, affettive, emotive, socio-relazionali di un bambino sordo. Per evitare che al deficit sensoriale si sommi quello cognitivo si dovrebbe attivare una serie di canali sostitutivi, in modo che il bambino non rimanga escluso da una parte consistente dell’interazione con la realtà e del tessuto relazionale circostante e lo si possa aiutare nella costruzione di una propria identità, nell’acquisizione di consapevolezza del proprio deficit e dei propri limiti e della certezza che la sordità non impedirà di potersi realizzare in un progetto futuro: affetti profondi, famiglia, un buon lavoro e buone relazioni sociali.
Il servizio socio-educativo-didattico della scrivente ha l’obiettivo di lavorare per l’autonomia, l’integrazione e il miglioramento della comunicazione in generale, per l’abbattimento delle barriere che impediscono gli apprendimenti degli utenti (doppie nel caso di sordo e straniero), per la cura della sfera relazionale, per un futuro inserimento lavorativo, anche attraverso sperimentazioni metodologiche innovative che comportano un costante aggiornamento, evitando interventi di tipo assistenzialistico.
Per la scrivente è imprescindibile la condivisione con l’utenza e con le famiglie delle problematiche della disabilità, al fine di far scaturire proposte, suggerimenti, alimentando un continuo confronto.
Quando in una famiglia nasce un disabile, è sicuramente un evento traumatico per tutti i componenti della famiglia stessa e a volte tale nascita si traduce in un vero e proprio rifiuto.
La conoscenza da parte della famiglia della disabilità e delle potenzialità del figlio dal punto di vista socio-culturale e non solo medico potrebbe aiutare entrambi in un loro progetto di crescita. Il ruolo della scrivente è pertanto anche quello di conoscere la famiglia, per sostenerla in questo cammino, per informarla, per comprendere determinati atteggiamenti e comportamenti, per mettere in atto strategie idonee.
Nell’anno scolastico 2018-2019 studenti sordi, italiani e stranieri, frequenteranno scuole del territorio bolognese.
– Qualcuno frequenterà l’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado con relativo esame di licenza media;
– altri frequenteranno il primo anno di Istituti di Istruzione Superiore tecnici e professionali
– altri entreranno in nuovo gruppo classe, risultato della scelta di indirizzo specifico;
– altri affronteranno gli ultimi anni del percorso di studi in previsione dell’esame di maturità.
Ognuna di queste situazioni rappresenta un momento delicatissimo a livello emotivo e non solo: oltre a misurarsi con nuove discipline di studio, nuovi linguaggi specifici e nuove nozioni, bisogna che si realizzi anche una reale inclusione nel gruppo classe (docenti e studenti), che deve essere adeguatamente preparato e guidato nell’accoglienza, imparando, attraverso un percorso di serena condivisione della quotidianità, le modalità e i comportamenti comunicativi corretti nei confronti di una persona sorda.
La presenza di un allievo sordo e straniero in una classe di udenti lancia una sfida umana e pedagogica sia agli adulti che si occupano di educazione ed istruzione sia ai compagni di classe: si tratta di abbattere delle barriere comunicative, doppie se sordo e straniero, barriere che si frappongono alla conoscenza e al rispetto reciproci.
In ambito scolastico gli insegnanti non sempre sono preparati ad accogliere un alunno che, da un lato, non ha potuto acquisire spontaneamente la lingua parlata nell’ambiente che lo circonda né può accedere a tutte le informazione attraverso il canale acustico, come avviene per tutti gli altri, ma che, dall’altro, è assolutamente in grado di imparare attraverso la modalità comunicativa integra, quella visivo-gestuale.
Bisogno fondamentale dell’alunno è sentirsi presente, compartecipe di una condizione e di una situazione comune. La presenza di un individuo, tuttavia, si attua solo quando riesce a stabilire con gli altri delle relazioni nella costruzione di un rapporto.
Da qui, la proposta di un PROGETTO:
“SOLO LA CONOSCENZA PROMUOVE LA COMUNICAZIONE”
Si tratta di un intervento di formazione di 8 ore rivolto ai consigli di classe a tutti coloro che in qualsiasi modo avranno contatti con gli alunno sordi.
Durante queste ore formatori esperti in pedagogia della sordità e didattica visiva tratteranno i seguenti argomenti:
– Approccio socio culturale alla sordità
– Comunicazione e cultura: il bilinguismo, lingua dei segni italiana / italiano
– Strumenti base per comunicare con una persona sorda
– Pedagogia della sordità e Didattica visiva: metodologie e strategie didattiche specifiche per la presentazione e restituzione diversificata delle informazioni
Obiettivi:
– Promuovere la conoscenza della sordità in una prospettiva socio-culturale e non medica per allontanare gli inevitabili pregiudizi nei confronti di ragazzi che necessitano di altre modalità di presentazione delle informazioni
– Offrire agli adulti la possibilità di acquisire maggiore fiducia nelle proprie capacità umane e pedagogiche di insegnanti/educatori
– Prevenire il rischio di emarginazione e discriminazione dovuta alla doppia condizione di sordo e straniero
– Favorire la conoscenza di modalità differenti di espressione e comunicazione ed il riconoscimento di pari dignità di tutte le lingue
– Favorire un approccio positivo alla “diversità” vista come possibilità di arricchimento
– Abbattere le barriere comunicative
– Promuovere l’interculturalità per favorire l’inserimento educativo e scolastico
Figure professionali:
– Formatori esperti in pedagogia della sordità e didattica visiva, in comunicazione non verbale, L.I.S. e L.I.S.T., applicatori Feuerstein formati in pedagogia della gestione mentale della scrivente
Tempistica:
– n° 4 incontri di 2 ore ciascuno dalle 15:00 alle 17:00
martedì 18, 25 settembre 2018
mercoledì 3, 10 ottobre 2018
Luogo di realizzazione
Aula didattica del C.S.C. via Camillo Ronzani 5/3 Casalecchio di Reno – Bo
Costo del personale:
Finanziamenti a carico della scrivente
Il materiale didattico e gli strumenti utilizzati saranno messi a disposizione dal C.S.C. Insieme per l’integrazione e il bilinguismo.