Il bilinguismo è la capacità di esprimersi in due lingue.
I progetti di bilinguismo prevedono l’esposizione del bambino ad un doppio codice comunicativo: la lingua italiana scritta e vocale e la lingua dei segni italiana.
La lingua dei segni è fondamentale per lo sviluppo sociale e cognitivo delle persone sorde; la lingua italiana è fondamentale in quanto strumento di comunicazione in una società di udenti.
Il bilinguismo coinvolge l’intero contesto di vita del bambino sordo ed è fondamentale intervenire precocemente condividendo il progetto con tutte le figure coinvolte: famiglia, assistenti alla comunicazione, educatori sordi, scuola, asl, enti ed associazioni.
La lingua dei segni, proprio per la sua caratteristica di lingua visivo-gestuale, potenzia nei bambini le capacità di attenzione e memoria visiva, migliora la coordinazione occhio-mano e la capacità espressiva, arricchisce le competenze linguistiche globali.
Strumenti e metodologie di supporto al progetto di bilinguismo sono la dattilologia o alfabeto manuale per l’alfabetizzazione nella lingua italiana scritta e letta e la labiolettura accessibile parlando distintamente, moderando la velocità del discorso, mettendo in risalto la parola principale della frase…
Il bilinguismo deve essere visto nella prospettiva del multilinguismo che è uno dei principi fondamentali dell’Unione Europea, al fine di migliorare le opportunità nella vita dei cittadini grazie ad un maggior dialogo interculturale e a una migliore coesione sociale.
L’approccio inclusivo intende allargare il contesto del multilinguismo a vari settori delle politiche europee, tra cui l’apprendimento permanente, l’occupazione, l’inclusione sociale, la cultura, la società civile, la ricerca ed i mezzi di informazione.
Abbiamo avviato e stiamo realizzando progetti di bilinguismo in alcune scuole del territorio regionale dell’Emilia Romagna.
Da alcuni anni abbiamo avviato ottime collaborazioni con tutte le figure coinvolte per progetti su ragazzi con deficit plurisensoriali.